Uno degli alimenti che negli ultimi tempi sta avendo molta popolarità e meritato successo è il Goji, meglio noto come Bacche di Goji.
Appartenenti alla famiglia delle solanacee (come i pomodori, le patate, i peperoni, la melanzana, ecc.), di provenienza orientale (Mongolia, Tibet e Cina), le bacche di goji sono presenti in Italia nella specie Lycium chinense e Lycium barbarum, quest’ultima molto più interessante da un punto di vista salutare e nutrizionale.
Le bacche si presentano come frutti rossi piccolini e si trovano comunemente in commercio in forma essiccata.
Dolci al palato, sono veramente gustose e facilmente reperibili. Nel caso avessero cattivo sapore, ciò potrebbe essere dovuto alla conservazione in plastica trasparente, non adatta all’imballaggio di questo straordinario frutto.
Ma certamente il motivo per il quale le Goji sono così famose non risiede tanto nella bontà del gusto, quanto nelle loro proprietà. Sono infatti potentissime antiossidanti, utili per contrastare la formazione dei radicali liberi (vedi il mio articolo precedente). Agiscono contro l’invecchiamento e le malattie degenerative, riducono il rischio di cancro, rafforzano il sistema immunitario, normalizzano la pressione arteriosa, riducono il colesterolo, contrastano il diabete. Essendo ricche di cromo e magnesio sono antinfiammatorie; hanno molta vitamina A, quindi rendono la pelle bella e luminosa, rafforzano unghie e capelli; l’alta percentuale di carotenoidi rende le bacche di Goji utili per la salute degli occhi; sono ricche di ferro e di vitamine del gruppo B e di vitamina C.
In rapporto alla sfera sessuale, oltre ai benefici in alcune disfunzioni della prostata, aumentano la libido e la fertilità. Le proprietà antiossidanti agiscono anche sulla motilità degli spermatozoi. Inoltre, contrastano eventuali disturbi della menopausa, come, ad esempio le “vampe di calore”.
Sono controindicate nei casi di allergia alle solanacee, in presenza di ipotensione e se si assumono farmaci anticoagulanti.
Il buon senso, amico prezioso, suggerisce di non eccedere nel dosaggio quotidiano: per il frutto fresco la dose consigliata è di circa 30 gr., per quello essiccato la dose va dai 20 ai 40 gr. (ricordarsi di far rinvenire il frutto in un bicchiere d’acqua prima di consumarlo, così come si fa con l’uvetta); per il succo circa 100 ml.
Concludendo, un frutto prezioso che non dovrebbe mai mancare nella nostra alimentazione.